Corte Laura Rosa… contro la violenza sulle donne

Le foglie di un albero possono avere diverse sfumature di verde, giallo o rosso, così come le nuvole del cielo assumono forme diverse modellate dal vento che scompiglia ogni cosa, che allontana e avvicina ciò che svolazza nell’aria.

La Corte Laura Rosa è un po’ così… uno spazio, una casa dove chi si avvicina trova donne di diversi colori, di diverse etnie, età, storie ma con in comune la sofferenza data da tradimenti, da parte di coloro che avrebbero dovuto proteggerle; “fregature” da chi fa promesse ma non sa e non può mantenerle o peggio le fa per ottenere qualcosa in cambio. 

Quando si guardano le sofferenze, i colori delle foglie non si notano più, così le forme delle nuvole… … si guarda negli occhi perché si vorrebbe strappare il dolore, quel dolore che si radica nell’essere e si tatua nel cuore… questo pane ormai è quotidiano da troppo tempo, fatica ad essere eliminato….

Ma pian piano il vento che abita la Corte, dove i sorrisi si fanno spazio mentre si cucina insieme, mentre ci si pettina a vicenda, mentre si pulisce casa perché rendere ordinato il luogo che si abita è un po’ fare ordine nei propri pensieri, nella propria vita… porta con sé possibili novità, possibili occasioni di rinascita. Porta nuove nuvole, nuovi cieli, nuove strade….

Il cammino del riscattarsi dopo le violenze subite è lungo, doloroso.. ma il vento dell’accoglienza, del sorriso, dello stare con loro permette di riprendere il cammino con più sicurezza, con più slancio anche nella fatica….

Sono ancora tanti i colori che abitano la Corte Laura Rosa, qui il 25 novembre del calendario è sempre appeso… perché un giorno possa ritornare uno dei tanti giorni dell’anno perdendo il nome della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.