Uno dei paragrafi del Metodo di vita è dedicato da Laura agli atteggiamenti da assumere nei confronti dei poveri, da assistere nelle loro necessità fisiche ma soprattutto spirituali. Miseri sono coloro che non sanno godere della ricchezza di Dio, che non hanno dentro di sé la luce per cogliere i gesti di salvezza che Dio compie per loro. La luce invece che illumina i figli di Dio si riversa sui fratelli in gesti di sollecitudine e di misericordia.

Cercherò ogni mezzo per giovare a tutto il mio prossimo in modo particolare spiritualmente (DS, 64)
 
Comportatevi come figli della luce: il frutto della luce consiste in ogni bontà e verità (Ef 5,8-9)

Il contatto, la bellezza, la relazione, il dialogo, l’amicizia col fratello, sono realtà da vivere come doni di Dio.
Dobbiamo amare le persone anche nel loro corpo, non solo perché sono anime da salvare. Pronti a lodare Dio, perché esiste la bellezza nel mondo e nelle sue creature. Con la gioia di gustare la tenerezza della relazione col fratello.
Amando il fratello che vedo, amo Dio che non vedo, dice S. Giovanni.
L’amore è accoglienza, ammirazione, stima, valorizzazione del fratello.
Amore è ancora dimenticanza di sé, servizio, sacrificio, perdono.
L’amore è benevolenza che si apre alle gioie e ai dolori del fratello e vi prende parte.
L’amore è calda simpatia e delicata attenzione.
L’amore è sostegno, incoraggiamento e conforto in ogni situazione.
L’amore è senza confini, senza riserve.
L’amore dona gioia.
‘Rallegratevi nel Signore, sempre: la vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino!’ (Fl 4,4).