Il 15 agosto 1867 Laura pronuncia il voto di castità riprendendo una formula usata da Bartolomea Capitanio, di cui la giovane ha adottato il metodo di vita. Nella festa dell’Assunzione di Maria, Laura rinnova in modo più vincolante e solenne quel prezioso legame che aveva intrecciato fin da bambina. I pensieri, gli affetti e i desideri orientati radicalmente a Lui esprimono la volontà della giovane di assaporare la purezza evangelica.

Indirizzo tutti i miei pensieri, tutti i miei affetti, tutti i miei desideri al mio Castissimo Sposo Gesù… (DS, 68)

Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio (Mt 5,8)

Impuro è tutto ciò che non è conforme a Gesù.
La purezza viene concessa ad un cuore che si rinnova e diventa capace di eliminare tutto ciò che non piace a Dio.
L’uomo che si è allontanato da Dio e che desidera tornare a Lui, detesta l’errore commesso: ‘Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore…’(Lc 5,8). E con digiuni, lacrime, preghiere, pone la sua fragilità nell’infinita misericordia del Signore, accoglie con gioia il suo perdono.
Purificazioni sono pure le mortificazioni, le prove concesse da Dio e accettate come sua Volontà.
Purifica tutto ciò che è contrario al desiderio di stima e orgoglio personale.
Purifica il sopportare qualcosa che al nostro povero cuore sembra ingiusto.
Purifica il sopportare un fratello, anche il più indisponente, perdonandogli e pregando per lui.
Purifica la pazienza e il conseguimento di ogni virtù.
Purifica l’opera di bene, compiuta con gioia.
Purifica infine il dire sì a Dio, momento per momento e in ogni situazione, anche la più sgradevole.