“Ti benedico, Padre, perché hai rivelato queste cose ai piccoli…”
– (Mt 11,25)
AMORE.
CONSACRA.
Tre parole-chiave emergono: AMORE, LIEVITO e PROFEZIA. Già in sintesi esse esprimono i cardini attorno ai quali ruota la nostra vita ed il lavoro capitolare cui siamo chiamate: ripartiamo dal dono dell’Amore ricevuto e donato, Amore che è Dio e che ci consacra a sé rendendo buona e beata la nostra vita con la quale desideriamo donarci nel servizio a Lui e ad ogni fratello.
“RIVELARE
AI PICCOLI”.
Siamo consapevoli di essere ‘poca cosa’, di essere una piccola famiglia, piccola nel numero e nelle forze, ma nella semplicità e povertà che accogliamo non come limite ma come segno evangelico vogliamo riaffermare il desiderio di avere ancora una testimonianza da offrire, un bene da portare come segno dell’Amore di Dio tra la gente. E se il Padre si compiace di “rivelare ai piccoli” i misteri del regno significa che ha ancora bisogno di noi per arrivare al cuore degli uomini. Allora vogliamo ancora darGli il nostro cuore, ri-dire il nostro “sì” gioioso e totale. Ad amare con il Suo Cuore e a rimanere ‘piccole’ in Lui, con Lui e come Lui.
LIEVITO.
OGGI.
È in questo modo che possiamo essere lievito. Un piccolo segno che si confonde nella farina dell’impasto, che sa perdersi per far fermentare, che sparisce per far crescere. Nel cuore della Chiesa, nostra madre, orizzonte del nostro servizio, vogliamo rimanere, nell’obbedienza a Madre Laura e alle sue intuizioni, nella presenza pastorale che amiamo e per la quale ciascuna spende ogni giorno i doni che ella stessa ha ricevuto per amore; in mezzo alla gente nella fraternità e con semplicità, come in una grande famiglia. Qui chiediamo al Signore la grazia di poter essere, ancora, oggi e per molto tempo, il Suo lievito.
PROFEZIA.
MONDO.
E poi la profezia. Quella che ci raccomanda Papa Francesco, quella che ci chiede il Signore. Il Capitolo deve essere per ciascuna sorella l’evento che rinnova il cuore, che ci fa risentire l’urgenza di essere un segno di Dio e del Suo Amore, capace ancora di annunciare la novità del vangelo. Il campo è il mondo. Può sembrare presuntuoso pensare di essere un segno significativo per il mondo, ma è il desiderio di mantenere il cuore aperto e grande, di non fare distinzioni, di poterci sentire sempre ‘in uscita’.