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“…ed è in certi sguardi che si intravede l’infinito…”

Un percorso segnato dalla bellezza, significato dal cogliere i valori di quegli sguardi in cui “si intravede l’infinito”, come cantava qualche anno fa Franco Battiato. Bellezza negli sguardi di fraternità che abbiamo vissuto tra noi sorelle della Famiglia del S. Cuore di Gesù in alcuni giorni condivisi, in un piccolo ma ricchissimo percorso toscano, nella serenità e spontaneità del cercare di valorizzare il dono di essere insieme, parti di uno stesso disegno e di una stessa vocazione.

Bellezza accolta con meraviglia, con stupore grato, dagli sguardi che a Firenze, culla dell’arte italiana, della lingua e della nostra cultura, ci ha condotte ad ammirare monumenti, opere, piazze e strade, sfumature, colori… Bellezza nella storia, nell’arte, bellezza come dono scaturito dalle mani, pazienti e dotate, di uomini che hanno saputo, attraverso di essa, dire anche la fede.

Bellezza negli sguardi dei testimoni che abbiamo incontrato…

Suor M. Paola, della fraternità dei monaci di Gerusalemme: uno sguardo semplice e aperto che sa raccontare la bellezza di una vita data a Dio, alla ricerca del silenzio profondo dell’incontro con Lui pur nella frenesia del ritmo della città, e la passione del desiderio di riconoscerlo nei viandanti di oggi, nei giovani alla ricerca di risposte di senso alle loro domande…

Don Luigi Verdi, della fraternità di Romena: uno sguardo accogliente, intriso di verità, che racconta della sua storia e della storia di un luogo diventato crocevia per molti che cercano consolazione, pace, risposte, che cercano fratelli e sorelle accoglienti, che trovano anche provocazioni, verità, magari forti ma che vogliono portare a fiorire. Come un ramo di mandorlo…

I “ragazzi” di Don Lorenzo Milani, a Barbiana: sguardi pieni di gratitudine per essere cresciuti alla scuola di un maestro appassionato della verità, dei giovani, della storia, del presente. Portano negli occhi forse il riflesso di quell’attenzione e quella passione con cui il priore (come abitualmente lo chiamano) li guardava conducendoli ad affrontare e a capire la vita.

Rendiamo grazie per questa Bellezza e per questi sguardi incontrati e accolti.

Siano ora i nostri sguardi e i passi che continuano il cammino capaci di portare la bellezza che rimanda all’Infinito.