Mi alzerò e farò il giro della città

In cammino per “Fare la storia”

Sabato 7 maggio l’ultimo incontro del percorso vocazionale Passinforma ha aperto le iniziative per la 59a Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni.

I giovani si sono incontrati alle 18 presso l’Istituto Maria Immacolata di Gorgonzola, dove hanno pregato il vespro insieme ad alcune consacrate dei decanati di Melzo, Trezzo sull’Adda e Treviglio e hanno ascoltato la testimonianza di Giulia Terzi, giovane che ha scoperto il desiderio di pienezza e di felicità. Al termine del vespro un momento di convivialità, nel salone dell’IMI, quindi l’inizio del cammino di ricerca nella città.

Ci siamo quindi mossi per le strade di Gorgonzola, interrogando la città alla ricerca delle tracce dell’Amato.

Il cammino ha preso avvio da Puncerta, dove si trovava l’imbarcadero del Naviglio Martesana, punto fondamentale per i commerci della zona, che nel suo nome racchiude un’indicazione preziosa per il cammino: saper orientare lo sguardo e i passi, seguire una direzione certa, per non vagabondare in vano.

Prima tappa nelle periferie

…abbiamo voluto metterci in ascolto delle parole di Papa Francesco

che ci ha mostrato come quella delle periferie geografiche e spirituali sia una realtà cara al Signore e allora la nostra ricerca parte da qui:

dalle periferie urbane e dalle realtà che teniamo ai confini del nostro cuore e a cui facciamo più resistenza, certo l’Amato avrà lasciato la sua traccia là…

Il nostro cercare ci ha quindi condotti alla zona sportiva della città, dove ci siamo resi conto che nel camminare c’è bisogno di motivazione di allenamento, che per un’anima in forma servono gesti, pensieri e parole, ma anche un quotidiano esercitare lo spirito perché trovi il passo giusto, lo stesso passo dell’Amato…

Il giro della città è dunque giunto fin sulle soglie dell’ospedale, dove abbiamo ascoltato una testimonianza sul lavoro di un’infermiera durante il Covid-19, a partire dalla quale ci siamo interrogati sull’esperienza del prenderci cura: l’amore “è la scintilla divina che custodisci nel cuore” … ecco un’altra traccia dell’Amato!

Metropolitana… luogo del via vai, affollarsi di persone, turbinare di vita, frenesia apparentemente senza senso…

…apparentemente, perché in ogni istante della quotidianità l’Amato ha lasciato la sua impronta,

a noi il compito di ritrovarla!

Il cimitero è il luogo del ricordo, ma nel nostro cammino non c’è spazio per tristi ricordi nostalgici, desideriamo che il ricordo sia abitata dal volto dell’Amato e dalla sua Parola che continuamente ci ripete che solo l’amore resta….

I nostri passi ci conducono ai piedi del monumento ai caduti, davanti al quale ci lasciamo interrogare sulle guerre e sulle ferite che lacerano il mondo, ma anche su tutti i conflitti e i combattimenti che abitano il nostro cuore… ritroviamo l’impronta dell’Amato anche qui, nel desiderio di pace e nei costruttori di speranza. L’Amato ci dà la forza della lotta spirituale, la sola che può condurci ad essere davvero operatori di pace.

Il nostro cammino ci ha portati fino al Santuario della Madonna dell’aiuto, siamo giunti alla fonte: la città ci ha mostrato il suo senso, ci ha fatto ascoltare l’eco dei passi dell’Amato:

TROVAI L’AMORE DELL’ANIMA MIA. LO STRINSI FORTE E NON LO LASCERò

Le iniziative per la giornata di preghiera per le vocazioni continuano…

…abbiamo chiesto alle nostre suore di indicarci il luogo dove hanno incontrato l’Amato,

seguite le loro risposte sui nostri social!