Anno2023 : La giornata missionaria mondiale è sempre un invito e uno stimolo per aprire la testa e il cuore verso il mondo dell’altro e al mondo intero.

Papa Francesco ci consegna il suo messaggio con queste parole: 

Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto.’

  1. Cuori ardenti «quando ci spiegava le Scritture». La Parola di Dio illumina e trasforma il cuore nella missione. 

Anche per noi suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù che viviamo in RDCongo, la Parola di Dio ci illumina e ci trasforma nell’ascolto e nella meditazione quotidiani, nell’annuncio e nella condivisione con i cristiani delle comunità di base, con l’animazione e la catechesi in Parrocchia.

È dal nostro ascolto e trasformazione che prendiamo forza e coraggio, per annunciare r ‘far amare’ il Vangelo e la persona di Gesù.

  1. Occhi che «si aprirono e lo riconobbero» nello spezzare il pane. Gesù nell’Eucaristia è culmine e fonte della missione.

Ogni giorno, al mattino molto presto, ognuna di noi cerca l’incontro con Gesù Eucarestia, per rendere grazie, per riconoscerLo allo spezzare del pane e per rimotivare il nostro ‘spezzare’ tempo, vita, pane, lavoro con la gente che ci circonda e che incontriamo. 

‘Spezzare’ è una parola dura, ma è l’invito che Gesù ci insegna e ci ripete ogni giorno: spezzati per gli altri con la tua presenza, con il tuo ascolto, con la tua condivisione. È in questo momento che la condivisione si fa concreta e diventa carità: amore che si spezza.

  1. Piedi in cammino, con la gioia di raccontare il Cristo Risorto. L’eterna giovinezza di una Chiesa sempre in uscita.

Noi, come Chiesa, siamo chiamate ad essere in cammino, a condividere con il popolo di Dio in ‘terra di missione’ la vita nelle sue varie opportunità. Talvolta il popolo che cerca Dio arriva fin a casa nostra qui in RDCongo, ma anche nelle nostre strade e nelle nostre case d’Europa. L’annuncio più vero è l’accoglienza gentile e benevola, che esprime il desiderio di Bene, di Bello e di Buono che il messaggio evangelico ci fa tradurre nella semplicità. Camminare, raccontare, vivere nel bene produce solo PACE e serenità, un valore prezioso in questo momento.

Conclude Papa Francesco: 

Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza che Dio in Cristo ha donato all’umanità.’

Sia questo il nostro desiderio di RIPARTIRE ogni volta, dopo una sconfitta, ma pure dopo una conquista… perché il mondo creda che Gesù ci sta salvando e vuole la nostra felicità.

Pellegrinaggio al S. Crocifisso di Como e apertura delle celebrazioni del centenario della nascita al Cielo di madre Laura

Il pellegrinaggio di oggi alla Basilica del SS. Crocifisso a Como apre le celebrazioni per il centenario della nascita al cielo di madre Laura.

Abbiamo scelto di avviare la novena di preghiera a madre Laura in questo luogo per mettere al centro l’amore della fondatrice per il Crocifisso, amore che affonda le sue radici nell’infanzia di Laura, quando il piccolo Crocifisso di legno posto sulla parete della camera le rivolge la prima chiamata a “consolare” il Cuore di Gesù.

Il Crocifisso di Como, cui è legato il miracolo della rottura delle catene tra san Bartolomeo e san Rocco, segna per ciascuno di noi il cammino del rompere le catene del peccato, dell’egoismo, dell’indifferenza… il valore salvifico della croce continua nel fatto che la basilica è stata designata come basilica della Misericordia e invita anche noi a lasciarci incontrare dalla misericordia del Padre e ad esserne a nostra volta portatori.

Accompagnano questo nostro pellegrinaggio 3 crocifissi appartenuti a Madre Laura, 3 reliquie che ci dicono quanto Laura si è lasciata trasformare dalla croce sulla quale Gesù ha mostrato fino a che punto può arrivare l’amore di Dio per l’uomo.

Il nostro pellegrinaggio si inserisce nel contesto della festa di San Luca, che ci richiama con la sua passione per Gesù e con il suo desiderio di farlo conoscere ad altri. Luca scrive per consolidare la fede di quanti sono già cristiani, sentiamo dunque la sua parola rivolta in particolare a noi, ai nostri tempi in cui c’è bisogno di un secondo annuncio, che aiuti le persone a riscoprire Gesù, a far rinascere in loro il desiderio di Dio.
La pericope di oggi in particolare, con l’invio dei 72, ci coinvolge in prima persona, parla al nostro desiderio di trasmettere la fede e alle nostre paure e timori di non essere adatti: la nostra missione non è quella di convertire, ma di preparare la gente all’incontro con Gesù, ci vengono affidati pochi messaggi, non un grande discorso, ma il dono della pace e l’annuncio della prossimità del Regno. Il suo messaggio non sono parole, il suo messaggio siamo noi quando portiamo pace, quando sappiamo accogliere il dono degli altri per quel che sono, senza volerli cambiare, quando siamo sereni… non importano le nostre parole, ma l’amore che metteremo in quel che faremo.

La nostra preghiera si fa intercessione, chiedendo la pace per tutto il mondo e la guarigione per tutti gli ammalati che portiamo nel cuore.

Cammini di liberazione nel libro dell’Esodo

Dall’Esodo del popolo d’Israele, all’esodo nella nostra vita… tra grida e canti ci incamminiamo per un percorso di liberazione. Quest’anno il percorso spirituale della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù si propone di muovere dei passi tra le pagine dell’Esodo, accompagnati dalla pastora battista Lidia Maggi, che ci aiuterà ad approfondire il testo biblico con voce di donna.La proposta dei ritiri, con cadenza mensile, è un offerta che la Congregazione fa non solo alle suore, ma a quanti dalle nostre comunità e dal territorio sono interessati a un approfondimento biblico e spirituale, a quanti hanno in cuore un grido da rivolgere al cielo e un canto di lode da intonare nel cammino.

Vi invitiamo nella nostra Casa Madre di Sulbiate per il primo appuntamento sabato 21 ottobre dalle 9.30 alle 11.00.

9 ottobre 2023 – Rinnovazione dei voti di sr Marta

Dalle parole di don Carlo Rossini:

Il Salmo 138 è, per eccellenza, il salmo della vocazione: l’inizio, stupendo, che stasera non abbiamo ascoltato è “Signore tu mi scruti e mi conosci”: il salmista innalza un  canto di gioia perché Dio lo conosce fino in fondo, lo ha fatto come una meraviglia stupenda, si sente conosciuto nel profondo e custodito nel cammino.

Credo che questi siano anche i tuoi sentimenti, carissima suor Marta, nel rinnovare la tua consacrazione al Signore: Lui ti conosce fino in fondo, più di quanto tu stessa non ti conosca, per questo puoi fidarti pienamente di lui!

E questa profonda conoscenza è quella che Paolo confida a Timoteo, dicendo a questo suo discepolo diventato confratello nell’episcopato, la scoperta piena di meraviglia di scoprirsi scelto da Dio come collaboratore, non per i suoi pregi, non nonostante i suoi difetti, ma proprio a causa dei suoi difetti: per tutti, anche per il Signore, è facile amare una brava persona, scegliere uno come amico o compagno di vita per le sue virtù, cercando così di sopportarne i difetti. È invece proprio di Dio amarci là dove si manifesta il nostro peccato, là dove sbagliamo, là dove è evidente la distanza tra noi e lui.

Cara suor Marta, a ogni rinnovo dei voti si è sempre più consapevoli dei propri difetti e ci si sente sempre più indegni della propria vocazione. Sei chiamata ad essere testimone di questo amore tanto grande quanto immeritato. 

Infine, questo brano di Vangelo ricorda a tutti noi battezzati qual è il nostro compito nel mondo: essere uomini e donne radicati nella fede in Dio, e per questo proiettati nel futuro… Il cristiano è chiamato a rimanere in ascolto della voce dell’unico Signore, senza farsi confondere da altri..

Carissima Suor Marta, è anche il nostro ringraziamento per la tua presenza e la tua testimonianza e, contemporaneamente, l’augurio che ti facciamo per la tua vita che oggi metti nuovamente nelle mani del Signore.

Un invito poi a tutti gli altri presenti: dobbiamo pregare di più per le vocazioni e renderci più disponibili. Il senso dell’essere cristiani sta nel chiedersi “Signore, cosa vuoi che io faccia? ”, a titolo personale anzitutto e come comunità che educa al Vangelo.

Festa!

Festa perché ci vediamo all’inizio di un nuovo anno pastorale.

Festa per ricordare i nostri giubilei di vita consacrata.

Festa perché consegniamo una programmazione piena di stimoli per i prossimi passi di congregazione.

Il tutto accompagnate da Maria nel giorno della festa della Madonna del Rosario.

Padre Sergio oggi ci ha consegnato, attraverso il brano di Vangelo della liturgia di oggi queste parole: “Rallegrati piena di grazia”. Può esserci una vita religiosa senza rallegrarsi? Non ha senso se non c’è la gioia. Quando incontra il Signore, una persona sta bene con sé e con gli altri. Rallegriamoci per la presenza del Signore nelle nostre vite. La gente non vuole vedere persone consacrate perfette… vuole vedere persone gioiose, gioiose perché hanno incontrato il Signore. Essere vivi: gioite! Rallegratevi! Abbiamo più di quello che ci manca, siamo piene di grazia! Il punto sta nel dirsi che Dio abbiamo incontrato nella vita: se abbiamo conosciuto un Dio misericordioso, che ci ama, che sta con noi, allora abbiamo conosciuto il Dio giusto e siamo dentro il cammino giusto come discepole.

“Il Signore è con te”: quando il Signore è con te? Quando va bene? Quando siamo forti? No! È con noi sempre! Maria lo sapeva che Dio era con lei anche nelle fatiche. Dobbiamo dircelo tra sorelle, nelle nostre comunità: il Signore ci dona forza, il Signore è in mezzo a noi!

“Non temere”: la vita religiosa dovrebbe essere il luogo della non paura. Il timore di Dio, dice che il Signore c’è, che si può tenere conto della sua presenza. Non avere paura perché il Signore ha pensato per te una grande storia, una vita piena. Se ci sentiamo perdonate, quale paura possiamo avere? Non sentiamoci escluse da Dio! Madre Laura intercede per noi, e sorride a noi per la nostra fedeltà,  perché viviamo in comunione tra noi e con Lui.

“Nulla è impossibile a Dio”: nelle difficoltà, il Signore rende possibile il nostro impossibile. Il Signore può rendere possibile ciò che per noi è difficile.

Cosa chiederemmo a Dio se avessimo un desiderio per la nostra vita consacrata?

Vocazioni, saggezza, sapienza comunitaria… ma più di tutto chiediamonil dono della sororità.

La vita religiosa è quando costruiamo fraternità, è l’augurio che ci facciamo: costruiamo affetti che ci faciano sentire a casa nelle nostre comunità.

Sororità: non compagne di casa, non come coinquiline ma come sorelle che vogliono amare come Dio.