Eletto il nuovo Consiglio Generale

Suor M. Nuccia Matera

Superiora Generale, 2023 – 2029

Suor M. Livia Cremonesi

Vicaria Generale, 2023 – 2029

Suor M. Laura Signorini

Suor M. Rosanna Villa

Suor M. Noemi Villa

Consigliere Generali, 2023-2029

Lodiamo e ringraziamo il Signore per i suoi doni

CGXXV – giorno 12
CGXXV – giorno 12

Casa Madre, 16 giugno 2023

CONSEGNA DELLO STRUMENTO DI LAVORO


Radunate intorno al Sacro Cuore nel momento della preghiera, della festa e della gioia, a poche settimane dall’inizio del Capitolo Generale, accogliamo lo strumento di lavoro per il Capitolo.
Sia le sorelle capitolari che le comunità, cominciando a guardarlo, potranno entrare ancora di più nello spirito del Capitolo e rafforzare la preghiera.


Due immagini
La copertina è la riproduzione della Trasfigurazione di Sieger Koder, accompagnata all’interno da una meditazione che può aiutare a pregare a partire da questa immagune che ci accompagnerà; l’icona della Trasfigurazione nella versione di Matteo, così come illustrato nell’esortazione apostolica Vita Consecrata, sarà il filo conduttore del Capitolo.

Il logo del Capitolo, ideato da una sorella della commissione e arricchito con i contributi di tutte, intende illustrare il titolo: “Convocate dalla bellezza dimoriamo in Cristo per generare una nuova forma alla promessa”.
Il testo della presentazione spiega bene un titolo così denso. Il riferimento è la profezia di Gioele al capitolo 3 e dice la gratitudine per le sorelle che hanno camminato prima di noi e che hanno fatto per noi sogni: siamo eredi dei sogni dei nostri padri e in particolare del sogno di Madre Laura, eredi della speranza che non ha deluso le nostre sorelle maggiori, ci fa bene accogliere il sogno di Madre Laura e delle altre nostre madri e sorelle: c’è un sogno che ci viene consegnato e che chiameremo PROMESSA e a noi è dato il compito di tradurlo in profezia, cioè di tradurlo in un linguaggio adatto all’oggi, in cammini e in scelte accessibili all’uomo di oggi, in una NUOVA FORMA che ci è chiesto di incarnare. Dobbiamo capire qual è la nostra realtà, la realtà del mondo di oggi e su questa realtà, a partire dalla promessa, cogliere nuove opportunità per la missione, cioè una nuova forma per dire la promessa, una profezia: il Capitolo è provare a dire come oggi si traduce il sogno di Madre Laura. Siamo qui oggi a dire che noi siamo in cammino, in un cammino molto concreto.
La prima parola del titolo è CONVOCATE: siamo chiamate e siamo chiamate insieme, ciascuna di noi risponde alla propria chiamata che è singolare, eppure ciascuna è chiamata a camminare insieme alle sorelle, a custodire insieme l’eredità del carisma e a farlo fiorire. Custodire dice l’avere cura, il conservare, far fiorire dice l’emergere di una vita nuova. È una vita fatta di comunione, di fragilità e di potenzialità.
La seconda parola chiave è BELLEZZA: Colui che ci chiama è il piu bello dei figli dell’uomo e nella sua luce può ancora risplendere il volto della nostra Famiglia, che dunque è nella sua bellezza e in Lui ritrova la sua bellezza, trova nuova spinta e gioia, quella gioia che ci fa dire è bello per noi stare qui con Te e fra noi.
Dimoriamo in CRISTO. Al centro è il Crocifisso Risorto, Cuore ed Eucarestia, in Lui abbiamo una casa, un luogo dove abitare, dove stare.
GENERARE dice il desiderio che la nostra vita dia vita e la consapevolezza che dall’amore viene sempre vita: se dimoriamo in Cristo che è Amore, allora il nostro cammino è vivo e dà vita: non vogliamo chiudere la porta. Dalla radice del patrimonio carismatico traiamo nutrimento per foglie nuove: siamo radicate in una promessa che viene da Gesù e dunque è salda e possiamo ancora dare vita a qualche germoglio.
La PROMESSA è la stessa delle nostre madri e sorelle, viene da Gesù ed è la consegna di un mandato ad un servizio quotidiano e generoso. Siamo ancora pronte a stabilire la nostra alleanza con Dio e Dio ci dona ancora fiducia.
Una NUOVA FORMA è quella da trovare insieme, l’obiettivo del Capitolo, è l’alleanza nuova che il Signore vuole stringere con noi.
Ci guidi Madre Laura a trovare il desiderio e la gioia di incarnare oggi il suo sogno.

Nello strumento troviamo obiettivi, compiti, regolamento e agenda capitolare. Segue una parte di lettura del contesto sociale ed ecclesiale di questo tempo e della vita consacrata oggi. Poi il riassunto degli ultimi 6 anni di cammino e 5 capitoli che riprendono il titolo:- convocate: la vita fraterna- in Cristo: la formazione e la vita spirituale- per generare: l’apostolato, il cammino in Congo e il cammino dell’associazione Betania- una nuova forma: l’intercongregazionalità- alla promessa: l’identità carismaticaIn ogni capitolo c’è un riferimento fondativo evangelico e dai testi magisteriali (riconoscere), una riflessione sull’esistente (interpretare) e delle provocazioni sulle domande aperte (scegliere).

È questo il titolo del Capitolo Generale della nostra Congregazione “Famiglia del S. Cuore di Gesù” che si celebrerà a Casa Madre, in Brentana, a partire dal 5 luglio prossimo (e si concluderà il 30 luglio con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini).

Vorremmo provare a spiegare in modo semplice ed efficace che cosa è un Capitolo Generale.

Anzitutto è un evento dello Spirito che convoca la Congregazione a mettersi in ascolto e a lasciarsi guidare da Lui. Sarà quell’ascolto della Parola di Dio e della Chiesa che lo Spirito stesso suggerirà, ma sarà anche ascolto delle domande e delle attese del mondo attuale, ascolto della realtà e sguardo rivolto alla storia di oggi. Ci metteremo con umiltà e disponibilità in ascolto delle attese che il presente ha nei confronti della Vita Consacrata e guarderemo con oggettività alla nostra realtà di Famiglia religiosa, con i suoi numeri e le sue potenzialità, con la sua voglia di donazione ma anche con le sue innegabili fragilità.

Operativamente il Capitolo è un atto di obbedienza alla Chiesa che chiede alle persone consacrate a Dio di fermarsi per una riflessione e verifica, un rinnovamento e una risposta d’amore nuovamente totalizzante. Ciò avviene ogni 6 anni, un periodo di tempo capace di interpretare il cammino continuo della storia e le modalità di incarnarsi in essa.

Ogni congregazione religiosa vive il Vangelo secondo un carisma particolare, donato dallo Spirito alla Fondatrice e ad ogni membro della Famiglia religiosa, ma come dice spesso Papa Francesco il carisma “non è acqua distillata da custodire in bottiglia”, bensì dono dinamico consegnato a tutti per il bene di tutta la Chiesa e l’umanità. Per questo il Capitolo è un mettersi anzitutto in ascolto della Parola di Dio, della Chiesa, dei segni dei tempi per reinterpretare e vivere oggi il carisma che ci contraddistingue e per questo stesso motivo è bello che tutta la Chiesa e i fratelli battezzati nelle comunità ne siano a conoscenza e ne siano coinvolti.

Gli obiettivi principali per noi infatti sono quelli di

  • Ridare vita alla nostra appartenenza alla Chiesa, diventando sempre più consapevoli di essere segno di comunione e di annuncio, scegliendo uno stile di sinodalità.
  • Esprimere nuovamente la bellezza della nostra vita consacrata, nella logica della generatività, capace di vivere relazioni fraterne autentiche ponendosi al servizio “dei fili più teneri”.
  • Approfondire la conoscenza e la nostra adesione gioiosa e consapevole all’esperienza spirituale della venerabile madre Laura, individuando oggi i valori ancora fecondi e tratteggiando nuovi percorsi, contenuti e modalità di attuazione carismatica, per dare nuova forma alla promessa.
  • Analizzare i cambiamenti in atto nei diversi contesti socio-culturali e pastorali per rispondere ai bisogni espressi ed inespressi dei fratelli e delle sorelle che ci interpellano nel nostro cammino quotidiano.
  • Prendere le decisioni e formulare le norme necessarie per la vita e la santità della Congregazione, indicando contenuti e modalità facendo tesoro delle linee indicate dal Magistero della Chiesa. 

In un clima di preghiera e di comunione fraterna, noi suore ci impegniamo a prepararci a tale momento così grande e forte da definirsi “sacramento di unità” lasciandoci ri-creare e rinnovare concretamente dallo Spirito che ci indica chi dobbiamo essere, cosa dobbiamo fare, come e dove attualizzare oggi il disegno e la volontà di Dio Padre.

Invitiamo tutta la comunità cristiana ad accompagnare nella preghiera questo momento celebrativo perché, illuminate dalla Parola e dallo Spirito, noi Suore sappiamo tornare alle nostre radici e vivere con una fedeltà creativa l’amore verso Gesù e verso ogni persona, a partire dai ‘fili più teneri’ come diceva Madre Laura, perché tutti possano attingere da quel Cuore che ha tanto amato gli uomini le infinite ricchezze di grazia, di consolazione e di misericordia.

– Le Suore della “Famiglia del Sacro Cuore di Gesù” –

28-29-30 dicembre

Casa Madre –Sulbiate

Il cammino che ci conduce verso il XXV Capitolo Generale prosegue con tre giorni nel luogo dove le radici della nostra Famiglia continuano a portare linfa, alimento alle singole sorelle e nelle comunità sparse nella Chiesa.

Le ventitré suore, chi in presenza e chi online dall’Africa, si ritrovano ad affinare lo sguardo per guardare al futuro partendo dalla propria storia e dal presente.

Diamo voce a questi tre giorni attraverso pochi input che cogliamo come importanti per noi…:

Discernere insieme in un tempo che cambia con P. Fallica Luca.

“Abbiate pazienza perché alle nostre molte domande non sempre il Signore risponde. Ma continuiamo a domandare, a ricercare qual è il nostro essere nell’oggi e nel domani.” 

Attendiamo risposte alle nostre domande… ma come? Il verbo “attendere” possiede in italiano due significati: attendere qualcuno che viene, ma anche attendere ai compiti affidati, al servizio assegnato… quindi per conoscere il giorno del Signore, per attendere la sua risposta, occorre accogliere ogni giorno come opportunità in cui vivere con amore, con dedizione, con passione, con responsabilità i compiti che ci sono stati affidati. Si attende il Signore attendendo al proprio impegno.

Come agisce Dio nella storia? Con una politica della piccolezza… nella Bibbia abbiamo numerosi uomini e donne piccoli scelti da Dio per grandi annunci… e anche oggi il Signore continua a parlare attraverso il contesto sociale che stiamo vivendo senza che ce ne accorgiamo perché Egli agisce nelle piccole cose.

E noi come possiamo attraversare, superare la storia presente? Come attraversare la tempesta odierna… mettere a tacere le proprie paure come fa Gesù in Mc 4 nel racconto della tempesta sedata oppure dominare le proprie paure?

In Gv 6, dopo la narrazione della moltiplicazione dei pani, i discepoli si trovano soli… il Signore arriva, non fa tacere la tempesta ma conduce all’altra riva… a volte la tempesta non passa ma la barca la attraversa comunque.

O ancora, in At 27,15 dove la barca di Paolo fa naufragio, si distrugge, ma la vita dell’uomo rimane… la “struttura” va a pezzi ma le vite sono salve perché ancorate alla roccia di Cristo. La vita umana non va mai perduta, ma di qualcosa occorre alleggerirsi, occorre lasciare qualcosa perché non tutto va portato a riva… che cosa è necessario buttare a mare perché ci sia la salvezza? Vivere il passaggio, attraverso la tempesta dell’epoca che stiamo vivendo… ma cosa salvare? Cosa discernere accettando che qualcosa vada perduto?

Come parlare di discernimento in questo scenario? Ci viene in aiuto Barnaba e la comunità di Antiochia in At 11,27-30: si svolge il percorso di un discernimento partendo dal riconoscere la situazione, interpretarla, valutando il tutto per poi scegliere portando alla decisione… tutto avviene nella comunione… il vero discernimento tende a edificare la Chiesa. Questi sono i criteri per un discernimento comunitario… Dalle figure della Scrittura impariamo gli atteggiamenti che devono essere presenti nella comunità:

  • APOSTOLI: tenere presente l’ortodossia della Chiesa, della storia delle nostre origini in Madre Laura.
  • PROFEZIA: attualizzare nell’oggi la Parola di Dio cambiando lo sguardo per orientarlo alla novità Dio.
  • EVANGELISTI: persone capaci di tener viva la Parola portando a scelte mature evangeliche.
  • Pastori e MAESTRI: che sanno nutrire il gregge.

Possiamo concludere che il nostro essere religiose oggi ci porta ad aiutare a passare da un’idea di Dio onnipotente a un Dio fecondo: Dio è potente nella fecondità, sa portare vita anche là dove ha operato la morte.

Comunità: quale desiderio e quali sfide con sr Eliana Stucchi Madre generale.

Rileggiamo il nostro stile comunitario alla luce del brano di vangelo della Samaritana (Gv 4,5-15.25-26). La vita della donna rigenerata accanto a un pozzo, … il pozzo si offre come luogo, come occasione, come opportunità all’espressione e allo sviluppo del desiderio, di una sete che gradualmente svelerà il suo oggetto…

E se paragonassimo le nostre comunità a dei pozzi, come luoghi che possono generare acqua viva?

Perché costruire un pozzo? Per rispondere ad un bisogno, per rispondere alla domanda di sete che abbiamo. Il pozzo è un tunnel verso la vita, verso l’acqua buona, viva.

Per costruire il pozzo scaviamo la terra, che custodisce l’acqua .. è importante conoscerne la composizione… la nostra terra umana, quella con cui il Signore ci ha plasmati e che costituisce anche la terra delle nostre comunità. La cura nelle relazioni è la chiave per vivere le nostre comunità come luoghi che possono offrire acqua fresca.

Per costruire un pozzo bisogna scavare e facilmente si trovano pietre perché il terreno non è sempre uguale…

Quali sono le pietre che possiamo incontrare nel terreno delle nostre comunità?

La pietra dell’autosufficienza, dell’ autoadorazione, della svalutazione, del vittimismo, la pietra onnipotente, oppure del pettegolezzo, la pietra dell’isola di colei che basta a se stessa. La pietra dell’osservazione o dell’oro falso. Queste sono ostacoli nel lavoro per raggiungere lo scopo prefissato, lo rallentano, lo rendono difficoltoso. Sappiamo che tutte queste pietre sono presenti durante lo scavo per la costruzione del pozzo… ma lo scavo continua anche in mezzo al fango… perché prima di trovare l’acqua fresca e limpida essa si mischia con la terra…

E infine arriva il momento dello zampillo d’acqua … ed è nuova vita, nonostante la fatica… e questa nuova vita è da custodire,  curare… 

Il pozzo comunitario della nostra vita deve essere custodito con tutto ciò che può far risaltare la bellezza della vita comune, del camminare insieme e del discernere per scegliere il meglio…

La chiesa che verrà con don Armando Matteo.

La sua capacità di lettura del sociale di oggi ci ha stimolate a rileggere il nostro essere donne consacrate nel mondo, nella Chiesa, ma soprattutto ci ha stimolate a nuove domande.

Dov’è La Chiesa oggi? Dove è finita l’esperienza religiosa delle persone? Dove essere e dove stare in una società che si pone così davanti alla dimensione religiosa?

Don Armando ci ha ricordato ciò che Papa Francesco ci ha descritto molto bene nell’enciclica Evangelium Gaudium.

Ciò che non ci viene tolto è la gioia che vogliamo trasmettere nell’essere amate da Dio. Le persone che incontriamo sono l’occasione per dire che Dio ama l’uomo lì dove egli è. 

Associazione Betania

E infine, nell’ ultimo giorno, abbiamo dato spazio a Gabriella appartenente all’Associazione Betania di Andria, che vive la nostra spiritualità nel laicato. Con noi ha riflettuto sulla nostra presenza di consacrate nel mondo, nella storia di oggi e nella Chiesa cercando di leggere i segni dei tempi. 

Ci siamo ritrovate nella riflessione che Gabriella ci ha proposto, perché il Signore guida i nostri passi nelle strade della vita quotidiana e la vita ci offre occasioni per dire di Dio.

Il cammino continua, la formazione continua, lo stare insieme continua, lo studio continua, la rilettura del vissuto e delle esperienze continuano, affinché tutto ci porti a vivere il prossimo Capito Generale con la consapevolezza che i nostri passi sono accompagnati dalla presenza di Cristo, ma possono essere fatti se ognuna di noi mette a disposizione le proprie competenze e risorse perché la nostra Congregazione possa essere ancora oggi luogo dove giovani e non solo giovani possano riconoscere Dio.

Termina questo grande Cammino che insieme abbiamo percorso tenendoci per mano. L’inizio di qualcosa di grande… Grazie Signore per esserci stato vicino!

[Ri]Capitoli#amo!

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[…] Non è semplice immaginare cosa possa aiutarci a vivere in modo più luminoso la nostra vita consacrata ma la speranza e la fiducia vogliono essere gli atteggiamenti con cui accogliere e disporci a vivere tutto quanto ci sarà consegnato. Le capitolari hanno concluso i lavori scrivendo un messaggio a tutte le sorelle in cui le esortano a riprendere il cammino con grande slancio. […]


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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù

Finisce oggi il Capitolo Generale XXIV con la Santa Messa celebrata da Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini.

… abbiamo solo gesti da regalarvi  e un GRAZIE:

  • a Lui che ogni giorno ci Ama per quello che siamo;
  • alla Famiglia del Sacro Cuore di Gesù e all’Amore tra noi Sorelle;
  • alla Comunità dove viviamo l’Apostolato;
  • a Tutti voi che ci avete seguito e avete pregato per/con noi!

GRAZIE…

> I nostri Canali Social continueranno ad esser vivi… perché vivo e concreto è il rapporto che quotidianamente viviamo con ciascuna/o di voi!

 

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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù

Questa mattina abbiamo incontrato Gabriella Santovito, Maria Coratella, Annamaria Di Nanni che fanno parte dell’Associazione Betania e, 😊 insieme a loro, don Francesco Santomauro – Responsabile Spirituale del Gruppo.

L’Associazione è nata 20 anni fa per iniziativa di alcune giovani che, da laiche, hanno creduto di poter vivere il carisma di Madre Laura nella loro vita quotidiana. Da allora il Gruppo è cresciuto, ha camminato 👣 …interrogandosi sulle modalità per incarnare la spiritualità del Sacro Cuore e attualizzare il carisma di Madre Laura. Si è quindi costituito in modo formale e oggi comprende battezzati laici, celibi/nubili, sposati e famiglie, che scelgono di vivere nel mondo la propria appartenenza a Cristo secondo il Carisma di Madre Laura Baraggia.

Gabriella Santovito, a nome di tutta l’Associazione Betania, ha consegnato lo Statuto 📖 accolto dal Vescovo Luigi Mansi in data 23 giugno 2017, solennità del Sacratissimo Sacro Cuore, e approvato con decreto il 29 giugno 2017.

❤️ “Grandi cose ha fatto (e sta facendo…) il Signore per noi…”
 

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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù

Continuiamo a raccontarci, a parlare di noi e della bellezza di questo momento che stiamo vivendo.

E ci troviamo al terzo racconto… la settimana di chiusura ma che segna un’inizio.

[Ri]Capitoli#amo!

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[…] Dobbiamo trovare una donna per noi. Ed è una scelta, questa, che può avvenire solo nella semplicità del cuore, nella docilità allo Spirito, nella purezza interiore che rende lo sguardo fraterno, lungimirante, capace di riconoscere chi può vivere la maternità spirituale”. E nel con trasto tutto al femminile tra Marta e sua sorella Maria, siamo invitate a trovare il punto di equilibrio, la focalizzazione per una sintesi di vita dove non può mancare l’amore a Dio e l’attenzione concreta alle necessità dei fratelli. […]


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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù

Lunedì. 

Siamo alla settimana di Chiusura del CGXXIV : una fine che è anche inizio; inizio di un programma, di un sessennio, di un consiglio… Un inizio perché ogni giorno, noi Sorelle, viviamo l’inizio di qualcosa di bello per la Nostra Famiglia, per le Nostre Famiglie… per le Comunità dove Madre Laura  ci ha inviate a svolgere il lavoro dell’Apostolato e noi siamo lì “come tu mi vuoi, io sarò; dove tu mi vuoi, io andrò…”

Oggi abbiamo lavorato in Gruppo e Insieme per la scelta di tre obiettivi per il Sessennio  2017-2023… e abbiamo concluso con l’affidamento a Lui che ci ha chiamate “Sue” 

 


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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù

Una domenica particolare, bella e di condivisione, con le Sorelle Capitolari di Agrate presso la Casa Madre delle Serve di Gesù Cristo. 

Abbiamo partecipato alla Santa Messa, visitato la Casa del Missionario “Clemente Vismara” (nativo di Agrate) e la stanza dei ricordi della Fondatrice Ada Bianchi…

…a seguire il pranzo in compagnia 😊 e nel pomeriggio abbiamo terminato l’incontro con la Recita del S. Rosario nella cappella delle Sorelle.

Tutti giorni, una grazia.
La bellezza che solo Lui può continuamente regalarci… 


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Le Suore della Famiglia Sacro Cuore di Gesù