Meditazioni in canto sui testi di Madre Laura

I Santi rischiano a volte di essere guardati, da una parte, come coloro cui si ricorre nei momenti più difficili e di disperazione, dall’altra come persone irraggiungibili, talmente idealizzate e perfette da farci quasi credere che sono vissute in un altro mondo e davanti alle quali noi riusciamo solo a dire: “Ma io non sarò mai così…”. Ciò che desideriamo fare invece venerdì sera è esattamente il contrario, vogliamo cioè guardare a un modello di vita e di umanità, al suo percorso, come una strada tracciata anche per noi, per ciascuno di noi. Tra pochi giorni celebreremo il centenario della morte della Venerabile Laura Baraggia (nella fede diciamo: la nascita al cielo); una donna come tante del suo tempo, una persona cristiana come noi che ha saputo vivere sulla strada del Vangelo di Gesù, una consacrata che ha fatto di tutta la sua vita un dono per Dio e per i fratelli. Non una donna straordinaria, ancora oggi sconosciuta nella gran parte del mondo, ma che noi sappiamo ha vissuto con intensità ogni sua esperienza e mettendo amore in ogni cosa, che ha camminato sulle nostre strade, proprio quelle dei nostri paesi, di questa campagna milanese, che si è lasciata condurre mettendosi nelle mani del suo Sposo divino. Ci lasceremo condurre anche noi: ascolteremo il racconto di alcuni momenti significativi della vita di Madre Laura, ascolteremo le sue preghiere, le sue fatiche e le sue conquiste, sentiremo l’intensità dell’amore che sgorga dal suo cuore e insieme renderemo grazie per l’opera che Dio ha compiuto in lei, attraverso di lei, e che oggi continua nel piccolo segno della nostra presenza. Anche i canti che collegheranno le narrazioni saranno approfondimenti dei messaggi che vorremmo lasciarvi; i testi di alcuni di essi sono tratti dagli scritti di Madre Laura.

Buon ascolto e buon cammino del cuore!

Rinnovazione dei voti di sr Marinella

Oggi, 8 dicembre insieme a sr Marinella celebriamo il nostro sì a Dio. Vivere insieme, come famiglia del Sacro Cuore e come comunità cristiana, il sì di Marinella è un po’ rivivere il sì di Maria.
Il desiderio di Dio di non perdere i suoi figli nonostante il rifiuto da parte dell’uomo (Genesi 1) è sempre stato al centro dell’agire di Dio, egli non si è mai arreso.
Dio è innamorato dell’uomo e fa di tutto per sedurre colui/colei che ama.. e lo fa fino a dare la vita. Cerca qualcuno che possa dire sì e lo trova in Maria. Nonostante la paura che Maria ha provato davanti alle parole dell’angelo non si lascia frenare e dice sì nonostante la sua piccolezza e fragilità di donna.
Del resto chi può essere all’altezza delle richieste di Dio?
Il brano di Vangelo che oggi abbiamo letto e che don Alessio Albertini ci ha commentato, ci lascia due indicazioni che vogliamo regalare a sr Marinella e a noi:
1) Sii donna coraggiosa, capace di affidarsi alle mani di Dio.. sr Marinella fidati di Dio, non ti farà cadere!
2) Maria dopo che ha detto di sì, si mette a servire andando da sua cugina. Se vuoi vivere con Dio, devi vivere il servizio come Gesù ha fatto con i suoi discepoli, lavando i piedi. Il servizio è il DNA di Dio!
Grazie a Dio, a sr Marinella e a tutti perché è bello essere persone che sanno dire sì a Dio.

Lunedì 18 dicembre 2023 ricorrerà il centesimo anniversario della nascita al Cielo di Madre Laura Baraggia, fondatrice della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù.

“Ed ora un ultimo sguardo a Lei nel letto della morte, che vinta dal male, ma non dalla stanchezza, dimostrò ancora il suo spirito vigile ed attento ad ogni cosa più minuta; Essa prega, e l’ultima preghiera che rivolge al Signore, è che voglia benedire sempre alla sua Congregazione; parla ancora e le uniche parole interpretate che rivolge a persone di fiducia, sono per raccomandare la sua Congregazione: fa un ultimo segno colla mano, ed è per benedire alla sue figlie prostrate intorno al suo letto, le quali intendono in quel gesto muto la piena di quel cuore materno”.

(dall’omelia di don Arturo Stucchi al funerale di Madre Laura)

Per rendere grazie per il dono della vita della venerabile fondatrice, proponiamo a tutti un percorso di preghiera e approfondimento sulla figura di Madre Laura, in particolare

  • dal 1 al 15 dicembre sarà possibile recarsi in pellegrinaggio alla tomba di Madre Laura nella cappella di Casa Madre, dove le suore animeranno un momento di preghiera, sarà anche possibile visitare la camera di Madre Laura e il museo allestito presso la Casa Natale a Sulbiate superiore
  • venerdì 15 dicembre presso il Cineteatro Nuovo di Arcore proporremo “Fra le braccia tue”, una serata di meditazioni in canto sui testi di Madre Laura, animata dai cori parrocchiali delle comunità dove sono presenti le nostre suore
  • lunedì 18 dicembre santa Messa presieduta dall’Arcivescovo, sua Eccellenza monsignor Mario Delpini nella parrocchia di Brentana di Sulbiate

Anno2023 : La giornata missionaria mondiale è sempre un invito e uno stimolo per aprire la testa e il cuore verso il mondo dell’altro e al mondo intero.

Papa Francesco ci consegna il suo messaggio con queste parole: 

Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto.’

  1. Cuori ardenti «quando ci spiegava le Scritture». La Parola di Dio illumina e trasforma il cuore nella missione. 

Anche per noi suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù che viviamo in RDCongo, la Parola di Dio ci illumina e ci trasforma nell’ascolto e nella meditazione quotidiani, nell’annuncio e nella condivisione con i cristiani delle comunità di base, con l’animazione e la catechesi in Parrocchia.

È dal nostro ascolto e trasformazione che prendiamo forza e coraggio, per annunciare r ‘far amare’ il Vangelo e la persona di Gesù.

  1. Occhi che «si aprirono e lo riconobbero» nello spezzare il pane. Gesù nell’Eucaristia è culmine e fonte della missione.

Ogni giorno, al mattino molto presto, ognuna di noi cerca l’incontro con Gesù Eucarestia, per rendere grazie, per riconoscerLo allo spezzare del pane e per rimotivare il nostro ‘spezzare’ tempo, vita, pane, lavoro con la gente che ci circonda e che incontriamo. 

‘Spezzare’ è una parola dura, ma è l’invito che Gesù ci insegna e ci ripete ogni giorno: spezzati per gli altri con la tua presenza, con il tuo ascolto, con la tua condivisione. È in questo momento che la condivisione si fa concreta e diventa carità: amore che si spezza.

  1. Piedi in cammino, con la gioia di raccontare il Cristo Risorto. L’eterna giovinezza di una Chiesa sempre in uscita.

Noi, come Chiesa, siamo chiamate ad essere in cammino, a condividere con il popolo di Dio in ‘terra di missione’ la vita nelle sue varie opportunità. Talvolta il popolo che cerca Dio arriva fin a casa nostra qui in RDCongo, ma anche nelle nostre strade e nelle nostre case d’Europa. L’annuncio più vero è l’accoglienza gentile e benevola, che esprime il desiderio di Bene, di Bello e di Buono che il messaggio evangelico ci fa tradurre nella semplicità. Camminare, raccontare, vivere nel bene produce solo PACE e serenità, un valore prezioso in questo momento.

Conclude Papa Francesco: 

Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza che Dio in Cristo ha donato all’umanità.’

Sia questo il nostro desiderio di RIPARTIRE ogni volta, dopo una sconfitta, ma pure dopo una conquista… perché il mondo creda che Gesù ci sta salvando e vuole la nostra felicità.

Pellegrinaggio al S. Crocifisso di Como e apertura delle celebrazioni del centenario della nascita al Cielo di madre Laura

Il pellegrinaggio di oggi alla Basilica del SS. Crocifisso a Como apre le celebrazioni per il centenario della nascita al cielo di madre Laura.

Abbiamo scelto di avviare la novena di preghiera a madre Laura in questo luogo per mettere al centro l’amore della fondatrice per il Crocifisso, amore che affonda le sue radici nell’infanzia di Laura, quando il piccolo Crocifisso di legno posto sulla parete della camera le rivolge la prima chiamata a “consolare” il Cuore di Gesù.

Il Crocifisso di Como, cui è legato il miracolo della rottura delle catene tra san Bartolomeo e san Rocco, segna per ciascuno di noi il cammino del rompere le catene del peccato, dell’egoismo, dell’indifferenza… il valore salvifico della croce continua nel fatto che la basilica è stata designata come basilica della Misericordia e invita anche noi a lasciarci incontrare dalla misericordia del Padre e ad esserne a nostra volta portatori.

Accompagnano questo nostro pellegrinaggio 3 crocifissi appartenuti a Madre Laura, 3 reliquie che ci dicono quanto Laura si è lasciata trasformare dalla croce sulla quale Gesù ha mostrato fino a che punto può arrivare l’amore di Dio per l’uomo.

Il nostro pellegrinaggio si inserisce nel contesto della festa di San Luca, che ci richiama con la sua passione per Gesù e con il suo desiderio di farlo conoscere ad altri. Luca scrive per consolidare la fede di quanti sono già cristiani, sentiamo dunque la sua parola rivolta in particolare a noi, ai nostri tempi in cui c’è bisogno di un secondo annuncio, che aiuti le persone a riscoprire Gesù, a far rinascere in loro il desiderio di Dio.
La pericope di oggi in particolare, con l’invio dei 72, ci coinvolge in prima persona, parla al nostro desiderio di trasmettere la fede e alle nostre paure e timori di non essere adatti: la nostra missione non è quella di convertire, ma di preparare la gente all’incontro con Gesù, ci vengono affidati pochi messaggi, non un grande discorso, ma il dono della pace e l’annuncio della prossimità del Regno. Il suo messaggio non sono parole, il suo messaggio siamo noi quando portiamo pace, quando sappiamo accogliere il dono degli altri per quel che sono, senza volerli cambiare, quando siamo sereni… non importano le nostre parole, ma l’amore che metteremo in quel che faremo.

La nostra preghiera si fa intercessione, chiedendo la pace per tutto il mondo e la guarigione per tutti gli ammalati che portiamo nel cuore.

Cammini di liberazione nel libro dell’Esodo

Dall’Esodo del popolo d’Israele, all’esodo nella nostra vita… tra grida e canti ci incamminiamo per un percorso di liberazione. Quest’anno il percorso spirituale della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù si propone di muovere dei passi tra le pagine dell’Esodo, accompagnati dalla pastora battista Lidia Maggi, che ci aiuterà ad approfondire il testo biblico con voce di donna.La proposta dei ritiri, con cadenza mensile, è un offerta che la Congregazione fa non solo alle suore, ma a quanti dalle nostre comunità e dal territorio sono interessati a un approfondimento biblico e spirituale, a quanti hanno in cuore un grido da rivolgere al cielo e un canto di lode da intonare nel cammino.

Vi invitiamo nella nostra Casa Madre di Sulbiate per il primo appuntamento sabato 21 ottobre dalle 9.30 alle 11.00.

9 ottobre 2023 – Rinnovazione dei voti di sr Marta

Dalle parole di don Carlo Rossini:

Il Salmo 138 è, per eccellenza, il salmo della vocazione: l’inizio, stupendo, che stasera non abbiamo ascoltato è “Signore tu mi scruti e mi conosci”: il salmista innalza un  canto di gioia perché Dio lo conosce fino in fondo, lo ha fatto come una meraviglia stupenda, si sente conosciuto nel profondo e custodito nel cammino.

Credo che questi siano anche i tuoi sentimenti, carissima suor Marta, nel rinnovare la tua consacrazione al Signore: Lui ti conosce fino in fondo, più di quanto tu stessa non ti conosca, per questo puoi fidarti pienamente di lui!

E questa profonda conoscenza è quella che Paolo confida a Timoteo, dicendo a questo suo discepolo diventato confratello nell’episcopato, la scoperta piena di meraviglia di scoprirsi scelto da Dio come collaboratore, non per i suoi pregi, non nonostante i suoi difetti, ma proprio a causa dei suoi difetti: per tutti, anche per il Signore, è facile amare una brava persona, scegliere uno come amico o compagno di vita per le sue virtù, cercando così di sopportarne i difetti. È invece proprio di Dio amarci là dove si manifesta il nostro peccato, là dove sbagliamo, là dove è evidente la distanza tra noi e lui.

Cara suor Marta, a ogni rinnovo dei voti si è sempre più consapevoli dei propri difetti e ci si sente sempre più indegni della propria vocazione. Sei chiamata ad essere testimone di questo amore tanto grande quanto immeritato. 

Infine, questo brano di Vangelo ricorda a tutti noi battezzati qual è il nostro compito nel mondo: essere uomini e donne radicati nella fede in Dio, e per questo proiettati nel futuro… Il cristiano è chiamato a rimanere in ascolto della voce dell’unico Signore, senza farsi confondere da altri..

Carissima Suor Marta, è anche il nostro ringraziamento per la tua presenza e la tua testimonianza e, contemporaneamente, l’augurio che ti facciamo per la tua vita che oggi metti nuovamente nelle mani del Signore.

Un invito poi a tutti gli altri presenti: dobbiamo pregare di più per le vocazioni e renderci più disponibili. Il senso dell’essere cristiani sta nel chiedersi “Signore, cosa vuoi che io faccia? ”, a titolo personale anzitutto e come comunità che educa al Vangelo.

Festa!

Festa perché ci vediamo all’inizio di un nuovo anno pastorale.

Festa per ricordare i nostri giubilei di vita consacrata.

Festa perché consegniamo una programmazione piena di stimoli per i prossimi passi di congregazione.

Il tutto accompagnate da Maria nel giorno della festa della Madonna del Rosario.

Padre Sergio oggi ci ha consegnato, attraverso il brano di Vangelo della liturgia di oggi queste parole: “Rallegrati piena di grazia”. Può esserci una vita religiosa senza rallegrarsi? Non ha senso se non c’è la gioia. Quando incontra il Signore, una persona sta bene con sé e con gli altri. Rallegriamoci per la presenza del Signore nelle nostre vite. La gente non vuole vedere persone consacrate perfette… vuole vedere persone gioiose, gioiose perché hanno incontrato il Signore. Essere vivi: gioite! Rallegratevi! Abbiamo più di quello che ci manca, siamo piene di grazia! Il punto sta nel dirsi che Dio abbiamo incontrato nella vita: se abbiamo conosciuto un Dio misericordioso, che ci ama, che sta con noi, allora abbiamo conosciuto il Dio giusto e siamo dentro il cammino giusto come discepole.

“Il Signore è con te”: quando il Signore è con te? Quando va bene? Quando siamo forti? No! È con noi sempre! Maria lo sapeva che Dio era con lei anche nelle fatiche. Dobbiamo dircelo tra sorelle, nelle nostre comunità: il Signore ci dona forza, il Signore è in mezzo a noi!

“Non temere”: la vita religiosa dovrebbe essere il luogo della non paura. Il timore di Dio, dice che il Signore c’è, che si può tenere conto della sua presenza. Non avere paura perché il Signore ha pensato per te una grande storia, una vita piena. Se ci sentiamo perdonate, quale paura possiamo avere? Non sentiamoci escluse da Dio! Madre Laura intercede per noi, e sorride a noi per la nostra fedeltà,  perché viviamo in comunione tra noi e con Lui.

“Nulla è impossibile a Dio”: nelle difficoltà, il Signore rende possibile il nostro impossibile. Il Signore può rendere possibile ciò che per noi è difficile.

Cosa chiederemmo a Dio se avessimo un desiderio per la nostra vita consacrata?

Vocazioni, saggezza, sapienza comunitaria… ma più di tutto chiediamonil dono della sororità.

La vita religiosa è quando costruiamo fraternità, è l’augurio che ci facciamo: costruiamo affetti che ci faciano sentire a casa nelle nostre comunità.

Sororità: non compagne di casa, non come coinquiline ma come sorelle che vogliono amare come Dio.

Eletto il nuovo Consiglio Generale

Suor M. Nuccia Matera

Superiora Generale, 2023 – 2029

Suor M. Livia Cremonesi

Vicaria Generale, 2023 – 2029

Suor M. Laura Signorini

Suor M. Rosanna Villa

Suor M. Noemi Villa

Consigliere Generali, 2023-2029

Lodiamo e ringraziamo il Signore per i suoi doni

CGXXV – giorno 12
CGXXV – giorno 12