DAL 1900 AL 1913

1. DAL 1900 AL 1913

[217] 1900.

Abbiamo avuto la fortuna di vegliare tutta notte in adorazione a Gesù esposto sull’altare. Grazie, Amor mio, di questo bel dono. Oh! notte di Paradiso.

Ho dimenticato tutto ciò che ho sofferto in questi anni. Gesù, mi sento contenta dello spogliamento totale che operasti per mio

[218] bene, e dello stato di privazione e di povertà in cui mi mettesti.

Tutte le mie figlie hanno ciò che è necessario: hanno il letto. Ma tu mi volesti priva di tutto a Tua imitazione.

Quanto sono contenta, più che se possedessi tutti i tesori del mondo. Mi pesa non averti in casa con me, che anche di Te mi volesti priva. La mia casa, sola è, senza di Te Amor mio. Ma sei vicino, un muro solo mi divide da Te, ti posso tenere compagnia.

Oh! caro Gesù quanto sei buono sempre con me, come mi ami! Tu mi sostieni continuamente. Fa che corrisponda al Tuo Amore

Ti prego Gesù caro, rendi centuplicata ricompensa del bene che hanno fatto all’anima mia tutti quelli che mi hanno dato occasione di patire per Te.

2. IL NUOVO SUPERIORE, DON OTTAVIO ANSELMI

[218] 19 Marzo.

O caro Padre S. Giuseppe, mi date un altro superiore? Sia vero Padre delle mie figlie, fate che ritorni la Congregazione al suo vero Spirito, all’antica unione e carità.

Illuminatelo, sostenetelo, guidatelo.

[219] Io sento una grande confidenza che avendomelo dato Voi, farà bene le vostre veci. E non ho io dedicato e consacrato a Voi tutta la Congregazione? E non siete Voi il Reggitore, il Padre?

Oh! caro Padre, fate che non restino deluse le mie speranze, la mia illimitata fiducia in Voi!

3. GLI ULTIMI MESI DEL 1900

[219] Giugno.

Oh! Gesù, quanto ti debbo per la calma, la tranquillità, che mi donasti in tanti e sì gravi dispiaceri.

La guida che mi donasti, mi dice di star tranquilla che Tu tieni conto dell’intenzione del momento che si opera e non delle cose e cambiamenti che succedono dopo.

Quanta bontà. Dicono che è superbia il non riconoscere gli errori; ma Tu sai che in quanto a me so di essere capace a far di peggio, ma non posso dire che i miei defunti Padri hanno sbagliato.

Che colpa ne hanno loro, se persone dopo la loro morte, cambiarono intenzione e tolsero alla Congregazione ciò che avevano

[220] dato e altri non l’appoggiarono più?… Altri mancarono alla promessa fatta?… Se fui intestata su cose non pagate? Fu però tutto permesso dalla Tua infinita Bontà, io Ti ringrazio proprio di cuore e Ti benedico. Adoro la Tua ineffabile provvidenza, che tutto dispone per il mio bene.

Settembre.

Mi dai ancora la carica di Vicaria. Questo, Gesù mio, stando lontana dalla Madre e dalla casa Madre sarà causa di gravi dispiaceri ne sono certa, ma tutto accetto dalla Tua Bontà. Tu mi aiuterai come ti degnasti di fare fino al presente. Mi abbandono nelle Tue Mani SS. Mi è stata data ancora l’amministrazione. Oh! Gesù debbo proprio vivere di fede. Con tutta quella diffidenza che si ha verso di me, come farò?… Ancora Fiat.

Sono pronta a sacrificarmi interamente per la mia cara Congregazione, ma ho bisogno del Tuo aiuto, della Tua provvidenza. Muoviti a compassione, vieni in mio aiuto.

4. L’ANNO 1901

[221] 1901.

Anno di raccoglimento e d’Amore… Avrò a patire coll’Amor mio, ma sono tutta tratta dall’amor suo. Ora che mi fa la grazia di vedere come doni preziosi le croci e poi provare quanta gioia si prova nel patire qualche cosa per chi si sente d’amare, nulla più temo la croce. Temo di essere causa di far offendere Te, Amor mio.

Mi angustia il continuo trovarmi causa di dispiacere ai miei superiori, alla mia Madre.

Soffro di vedere ancora non ristabilita la perfetta unione tanto cara al Tuo Cuore. Oh! Gesù, illumina i miei superiori, illumina le mie figlie e sorelle. Tu tutto puoi. O Madre SS., Padre S. Giuseppe provvedete voi a Tutto.

Settembre.

Al mio confessore vennero i dubbi degli altri. Fiat!

O Amor mio Sacramentato, Ti ringrazio che mi assisti con tanto Amore. Ti ringrazio della grande grazia concessami il nove d’a-

[222] gosto per intercessione del caro nonnino S. Gioacchino. Che tranquillità di Paradiso mi ha portato quel Tuo dono. Amor mio Gesù, uniscimi così strettamente a Te che nemmeno un minuto io sia da Te separata.

5. L’ANNO 1902

[222] 1902.

Ho terminato l’anno con una grazia grande fattami per intercessione del mio caro S. Luigino e incomincio il nuovo anno con il cuore pieno di grande fiducia. è l’anno dedicato al mio caro Padre S. Giuseppe: e questo basta per allargarmi il cuore e riempirmi di consolazione.

Tutto spero da questo tenero Padre. Avrò da patire, ma tutto si compirà e a tutto verrà provveduto. Tutto affido al vostro paterno cuore o caro padre S. Giuseppe. L’unione, la provvidenza, una guida all’anima mia.

Padre caro, non vi dico che una sola parola, io e la mia cara Congregazione, e cari, siamo nelle vostre SS. mani, siamo cosa vostra e riposiamo tranquille sul vostro cuore paterno.

[223] 31 Dicembre 1902.

Grazie, mio caro padre S. Giuseppe, grazie della vostra carità. Come avete provveduto bene a tutti i nostri bisogni. Oh! potessi farvi conoscere. Potessi risvegliare di più la confidenza e devozione vostra. Al giorno sei d’ogni mese farò la S. Comunione in vostro onore per ringraziarvi dei favori fatti alla Congregazione. Al 19 per ottenere la grazia di una S. morte. Al 23 per ottenere la perseveranza nella vocazione religiosa a tutte le mie figlie e in modo particolare la verginità.

6. IL 1903

[223] 1 Gennaio 1903.

O Amor mio Sacramentato, è Tuo quest’anno e mi aspetto grandi cose.

7. LA PREOCCUPAZIONE PER LA SANTITÀ DELLA “SUA FAMIGLIA”

Tu sei il tutto per me. Sei il vero Fondatore della Congregazione.

Tue sono le Regole, Tuo è tutto, Ti dico solo: Gesù siamo roba Tua, fa Tu quanto Ti piace.

[224] Ti faremo compagnia e cercheremo più che potremo consolarti e ripararti e io vivrò sempre davanti a Te con il corpo e con il cuore, ma sempre con Te.

Sono qui, Gesù alla Casa Madre a fare la Tua Volontà. Godo dello stato d’umiliazione e nascondimento; vorrei che tutti si dimenticassero di me, ma soffro, lo sai il veder poco osservate certe regole, il veder poco spirito d’orazione, il veder prese le mie osservazioni non come consigli di una sorella e madre, ma come rimproveri e critiche e l’essere causa di contrasti. Tu vedi il mio intimo. Tu sai che non desidero altro che il bene delle mie figlie e che la Congregazione si stabilisca come Tu me l’hai fatta conoscere. Oh! non permettere che sia turbata la pace per me. Io non posso far più nulla, starò nel silenzio. Opera Tu in tutto e per tutto. Madre SS., caro Padre S. Giuseppe, pregate tanto per me.

8. LA RIELEZIONE A MADRE GENERALE

[225] Settembre 1903.

Caro e dolce Gesù hai voluto affidarmi ancora il compito che avevo lasciato a mezzo, fiat! fiat.

Ora è reso il doppio più difficile. Se prima avevo solo da fare, ora ho da disfare e fare e con gli animi tutt’altro che disposti e preparati. Ma Tu, Amor mio, farai tutto Tu, ben sai che sono buona a nulla.

In Te, nella cara Madre SS. e nel caro Padre S. Giuseppe ho posto ogni mia fiducia e tutto spero. Non mi rifiuterò a qualunque umiliazione e sacrificio pur di fare la tua S. Volontà.

Unico mio desiderio lo sai meglio di me, è di farti conoscere ed amare e far sante le mie figlie per consolare il Tuo Cuore SS. Madre SS. venite in mio aiuto. Caro Padre S. Giuseppe aiutatemi. S. Angeli custoditemi.

9. DAL 1903 AL 1908

[226] 4 Settembre 1908.

Cinque anni di grazie e provvidenza grande. Quanta Bontà, quanta misericordia, verso di me così indegna!… Gesù dolce, Gesù caro, non so dirti più altro che ti amo, ti ringrazio!

Nelle lunghe malattie, quanta calma mi donasti. Tu fai tutto in vece mia. Tu sei tutto. Oh! potessi finalmente corrispondere a tanta Tua Bontà e vivere davvero quella vita di silenzio, di raccoglimento e d’orazione – vita Eucaristica, di amore e di riparazione nascosta che da tanto tempo vuoi da me.

Ma Gesù caro, devi fare tutto Tu e sempre Tu… Tu ben conosci la mia miseria… O Madre SS. come faceste bene in questi cinque anni l’ufficio di Madre, di Superiora. Grazie Madre dolce e cara,

[227] grazie! Come è vero o caro Padre S. Giuseppe che sempre esaudite chi confida in Voi. Faceste proprio da Padre e Reggitore in questi anni. Grazie, Padre SS., continuate fino al perfetto compimento l’opera di vostra Provvidenza e tutto riuscirà a gloria di Dio e a vostro onore. Pubblicherò la grazia, onde tutti vi conoscano e confidino in Voi. (100)

19 Settembre 1909.

Affido a Voi Padre dolcissimo le nostre Costituzioni, voi portatele a Roma e ritornatele caro Padre, confermatele.

Vedete caro Padre, sono ammalata, non ho nessuno a cui affidarle, abbiate compassione e pensate Voi. Sono del Vostro e mio Gesù, è roba Vostra, custoditele e fatele approvare. La mia fiducia è tutta in Voi. Sarà questa un prova che è tutta opera del Cuor SS. del Nostro dolce Gesù. (101)

10. L’APPROVAZIONE DELLE COSTITUZIONI

[228] 19 Febbraio 1910.

Grazie Gesù SS, Grazie Madre Dolcissima. Grazie caro Padre S. Giuseppe, non posso, non so dir altro!… (102)

Voi mi comprendete, mi conoscete e vedete la grandezza e la vivezza della mia gratitudine per sì grande grazia.

Le Costituzioni ritornarono approvate e tutto avete fatto Voi!… Ora degnatevi compiere l’opera tutta Vostra e dare a me e alle mie care figlie grazia e aiuto per ben osservarle.

Non ci abbandonate, ma illuminateci, soccorreteci, custoditeci come cosa tutta Vostra.

La nostra confidenza è tutta in Voi, o dolce Sposo Gesù e tenera Madre, o caro Padre S. Giuseppe, e stiamo sicure di non essere confuse.